L’AQUILA – Barack Obama ha battuto Mitt Romney ed è stato rieletto presidente degli Stati Uniti. Resterà in carica per altri quattro anni, in cui dovrà cercare di portare avanti il difficile risanamento dalla crisi economica e finanziaria e sciogliere i nodi della politica estera.
Una rielezione che ha fatto felici alcuni amministratori abruzzesi che con l’inquilino della Casa Bianca hanno avuto a che fare tre anni e mezzo fa, quando all’Aquila appena colpita a morte dal sisma del 6 aprile 2009 fu convocato il G8 inizialmente previsto alla Maddalena: un mega evento con luci e ombre su cui ancora si discute.
È passata alla storia quella foto in piazza Duomo che vedeva affilati il presidente americano, in maniche di camicia, l’allora presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente.
Una foto che è diventata anche la copertina di un libro, quello della stessa Pezzopane, una foto di cui si è discusso spesso sul web: a pochi mesi dalla tragedia con 309 morti che cavolo avevano da ridere quei quattro?
AbruzzoWeb ha ricordato quel momento storico, uno dei tanti nell’immediato post-sisma, con tre dei protagonisti di quello scatto. Tra promesse di aiuto degli States nella ricostruzione che, assicurano gli interlocutori, non ci sono mai state (né mantenute, se è per questo), recriminazione su quel summit di capi di Stato, “un bluff estraneo alla città” e la felicità di chi ha fatto nottata per assistere alla corsa elettorale.
“Sì, anch’io ho fatto nottata per vedere come andava a finire e sono contentissimo per la rielezione di Obama”, spiega Cialente.
Meno felici i ricordi di quella giornata, “Devo ammettere che non è che abbia questo gran ricordo, rimane quella foto e poco altro. Posso però dire – aggiunge – che lui non fece promesse di aiuto nella ricostruzione dei monumenti della ‘lista di nozze’”.
“Mi disse testualmente che si sarebbe impegnato in borse di studio studenti universitari, magari approfitterò della rielezione per tornare alla carica su questo aspetto”, svela il primo cittadino.
Negativo e secco il giudizio sulla riunione dei grandi della Terra nel capoluogo. “Il G8 non c’è mai stato nella nostra città – sbotta Cialente – quel vertice fu completamente estraneo alla città e al sindaco, rimangono un paio di fotografie come quella”.
Cialente risponde finalmente all’interrogativo che molti si sono posti, ma perché ridevano nella foto?
“C’erano state alcune battute con Stefania, Obama si inginocchiò prima di fare la foto – ricorda Max – Fu molto simpatico, umamo, friendly, ci prendemmo anche in giro sulla camicia”.
“Appena arrivato mi salutò per primo, forse perché avevo la fascia tricolore sopra la giacca, e si scusò per il fatto che fosse solo in camicia, gli risposi beato lei che può!”.
La foto con Obama rimarrà per sempre nel suo cuore. L’ha utilizzata anche per copertina del libro in cui racconta la sua esperienza di donna e di rappresentante delle istituzioni, La politica con il cuore.
Stefania Pezzopane, oggi assessore comunale all’Aquila ricorda perfettamente quell’incontro.
“Ho tifato per lui e stanotte sono rimasta fino a tardi incollata alla tv per seguire la maratona elettorale – ammette – Questa mattina quando mi sono alzata è stato un grande momento di gioia apprendere della sua riconferma”.
“Nei giorni scorsi – aggiunge – gli ho mandato una lettera di auguri, anche perché ho saputo da un amico che vive negli States che uno degli spot elettorali conteneva le immagini della sua visita all’Aquila, dell’incontro in piazza Duomo e del nostro abbraccio”.
A tre anni dal G8 dell’Aquila una delle questioni aperte è quella sulle promesse fatte dai grandi della Terra per la rinascita dei monumenti e del sostegno alla città.
“Oggi possiamo dire che l’esperienza del G8 è stato un grande bluff per questa città – il pensiero della Pezzopane – Alcuni hanno sottoscritto impegni, altri li hanno disattesi”.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti assicura che contrariamente all’opinione comune “abbiamo poco di cui lamentarci. Non c’è mai stata una presa di impegni precisi per ciò che riguarda i monumenti – assicura l’ex presidente – Se ne parlò, ma non fu mai sottoscritto un documento ufficiale. Hanno lavorato molto, invece, le fondazioni, uno dei canali privilegiati negli Usa per il sostegno a inziative di beneficenza e sostegno agli studenti con le borse di studio”.
“Il presidente Obama è una speranza per il mondo che sta cambiando. Ha dato fiducia agli immigrati, ai giovani, a quelli che fino alla sua prima elezione erano solo emarginati”, conclude.
Impegnato in alcuni incontri, Chiodi ha avuto il tempo di dire la sua su Obama nella sua pagina Facebook, dove ha postato un’altra foto, più privata rispetto a quella in cui compare a piazza Duomo, che gli scattarono con Obama dentro la Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza che ha ospitato appunto il G8.
Quando un amico gli ha chiesto se volesse dire qualcosa al rieletto, Chiodi ha risposto “sì, che nei prossimi quattro anni, non dovendo puntare a ricandidarsi, potrebbe far bene, cioè fare quello che è giusto e indispensabile fare”.
“Ci spero anche per noi. Se non tira l’America noi faremo molto molto più fatica”, ha concluso.
In un lancio d’agenzia il governatore ha aggiunto che “dopo il terremoto dell’Aquila abbiamo avuto un grande aiuto dall’America per i nostri giovani in termini di studi”: manco a dirlo, come sul resto anche su questo la sua versione e quella di Cialente sono come il bianco e il nero.
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