”NEVE E SISMA, LO STATO NON HA CAPITO” LOLLI, ”ORA RIVEDERE USO FONDI SVILUPPO”

di Marco Signori

26 Febbraio 2017 10:30

Regione - Cronaca

L'AQUILA – “Che lo Stato si sia reso ben poco conto di quanto successo in Abruzzo? È abbastanza vero”. Così il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, che per far fronte alle conseguenze nefaste del binomio neve e terremoto, annuncia la volontà di destinare i fondi del 4 per cento della ricostruzione del 2009 destinati allo sviluppo alle aziende esistenti danneggiate, prima che alla creazione di nuove.

Quasi 16 milioni di euro, riferita ai soli mesi di gennaio e febbraio, è la perdita media delle attività ricettive e di ristorazione che operano nel distretto turistico del Gran Sasso, secondo le stime della Dmc, e circa 4.500 posti di lavoro sono a rischio, solo sul fronte turistico.

“L'imperativo è fare presto? Certo, ma me ne occupo da una settimana!”, dice Lolli, fresco di delega al Turismo, per il quale sono tre i fronti sui quali agire: fascicolo del fabbricato, carta delle valanghe e depurazione.

“Oltre a quello di cui parla il sindaco, Massimo Cialente – spiega – dobbiamo fare il fascicolo del fabbricato anche per la ricettività, con un certificato del livello di vulnerabilità degli alberghi che dica ai turisti che le strutture nelle quali vengono sono sicure”.

La Regione, sembra ormai decisa anche a mettere mano alla carta delle valanghe, attesa da decenni e che, secondo gli esperti, se ci fosse stata avrebbe evitato il disastro di Rigopiano.

“Acquisteremo tecnologie avanzate per fare una carta aggiornata – annuncia Lolli – che non è vero che non c'è, in parte esiste ma va risistemata, standardizzata e armonizzata”.





Infine il fronte della depurazione, dopo le figuracce delle estati scorse con interi tratti della costa resi non balneabili per l'inquinamento delle acque.

E visto che il problema che si registra a valle spesso proviene dall'interno, il vice presidente la considera una priorità e dice che “c'è un gruppo molto serio che sta lavorando”.

Lolli scinde le due emergenze, quella pregressa, dalla quale tuttavia ancora non si esce, e quella innescata dagli ultimi avvenimenti.

FONDI SVILUPPO AD AZIENDE ESISTENTI

“C'è tutta la parte del cratere del 2009 per la quale – dice – la mia idea è quella di destinare i nuovi fondi per lo sviluppo alle aziende danneggiate, piuttosto che alle nuove attività. Penso convenga che mettiamo le risorse a sostegno delle aziende esistenti, e sono circa 10 milioni di euro”.

“Non siamo per niente soddisfatti della gestione di Invitalia”, dice a proposito del bando che si è chiuso a dicembre per lo sviluppo nei centri del cratere, gestito appunto dall'agenzia nazionale, “ma in questo caso siamo di fronte ad un fatto nuovo, far sopravvivere le attività che esistono, ho già fatto una grande assemblea a Pietracamela, nei prossimi giorni riunirò le aziende alla villetta di Fonte Cerreto e poi nell'Alto Aterno”.

“La prima cosa è un sostegno nell'ambito dei fondi del 4 per cento”, ripete.





IL RICONOSCIMENTO DEI DANNI INDIRETTI

Sul fronte nuovo cratere, “ci sono delle misure, siamo in ambito di conversione del decreto e c'è in ballo il riconoscimento del danno indiretto, fortunatamente previsto da un nuovo regolamento europeo, è un calcolo non limitato ai comuni del cratere ma da estendere oltre, ed è complesso perché riguarda quattro regioni, si sta ragionando sulla dotazione finanziaria e la perimetrazione”.

“POCA POLITICA TURISTICA IN QUESTI ANNI”

Infine, la Regione, che dopo tre anni torna ad avere un assessore al Turismo, immagina una “comunicazione intelligente che dica 'venite in Abruzzo!', stiamo vedendo. Sono arrivato adesso in pista, effettivamente in questi anni non c'è stata una grande politica”, ammette Lolli.

Il vice presidente annuncia poi l'arrivo all'Aquila, nel mese di aprile, della più grande catena di tour operator tedesca, che nel capoluogo terrà la sua convention annuale.

“Da soli muovono un terzo di coloro che da Germania, Belgio e Lussemburgo si spostano in tutto il mondo, all'Aquila staranno tre giorni, faranno be to be, riempiranno gli alberghi e visiteranno alcuni itinerari che abbiamo selezionato insieme a loro, dai trabocchi all'Abruzzo Aquilano. C'è – dice Lolli – la concreta possibilità che ci mettano nei loro cataloghi”.

Sul fronte del credito, poi, Lolli annuncia un grande progetto di Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), lo strumento utilizzato per interventi prioritari soprattutto nel Mezzogiorno, mai fatto prima in Abruzzo e curato dall'architetto di fama Mario Cucinella, finalizzato ad un turismo sostenibile anche attraverso il miglioramento sismico delle strutture ricettive, che grazie ad un accordo con la Banca europea degli investimenti (Bei) e alle risorse del masterplan consentirà di concedere credito agevolato alle imprese.

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