LIRIS: ''HO LE CARTE, AMMINISTRAZIONE DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO'' GIULIANI (CTGS) FA LO SPIRITOSO E RIVENDICA ''RISULTATI E SICUREZZA''

”LAVORI A IMPIANTI NON CERTIFICATI”, CAOS SUL GRAN SASSO MENTRE LA SCUOLA CHIUDE

5 Marzo 2017 11:50

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “Due lettere chiudono il Gran Sasso, ecco le spiegazioni”.

Lo scrive in una nota il consigliere comunale aquilano di Forza Italia Guido Liris, che svela di essere “in in possesso di due lettere” e parla di amministrazione “da dilettanti allo sbaraglio, che non hanno mai creduto nel Gran Sasso e nel suo sviluppo”.

“La prima lettera è da parte della Leitner, ditta costruttrice degli impianti, che il 1° marzo prende le distanze dalle rassicurazioni pubbliche da parte del presidente e spiega che l'intervento non è opportunamente certificato, sia perché non fa parte del capitolato, sia perché i lavori sono stati svolti solo parzialmente dalla Leitner”, scrive Liris.

“Come se non bastasse, l'Ustif, che è l'ente ministeriale che si occupa dei controlli, il giorno seguente intima la chiusura della stazione – prosegue – rilevando una discrepanza tra le dichiarazioni del 24 dicembre 2016 sulle condizioni di sicurezza certificate dal Ctgs in quella data e l'entità dei danni emersi a distanza di soli due mesi con la necessità di porre rimedio con nuovi lavori”.

Il consigliere rileva anche che “gli interventi effettuati non hanno la certificazione della ditta Leitner e non c'è stata alcuna relazione sui lavori svolti, quindi, per l'Ustif non ci sono le condizioni di sicurezza per mantenere gli impianti aperti”.

Per Liris, “un altro duro colpo per l'economia del territorio e per le attività ricettive e commerciali del comprensorio, l'ennesima brutta pagina amministrativa della Giunta Cialente. Chiusa la stazione, chiusa la Scuola sci, colpito in maniera letale il sogno turistico della stazione più alta dell'Appennino”, accusa.

“La colpa non è della Leitner o dell'Ustif: almeno si abbia il coraggio di dire la verità di dire ai cittadini aquilani – conclude – e cioè che il capoluogo di Regione è amministrato da dilettanti allo sbaraglio, che non hanno mai creduto nel Gran Sasso e nel suo sviluppo”.

GIULIANI FA LO SPIRITOSO E RIVENDICA RISULTATI E SICUREZZA

“Like toads beneath the stones!”, ovvero “come i rospi alle sassate”, come recita un noto detto aquilano: con questo ricorso all’inglese e un’ironia davvero incomprensibile, vista la stagione turistica fallimentare durata fin qui soli 16 giorni, la chiusura anticipata degli impianti, i dubbi sulla sicurezza e il futuro del personale della sua azienda a rischio, l’amministratore unico del Centro turistico Gran Sasso SpA, Fulvio Giuliani, commenta gli ultimi aggiornamenti della vicenda della montagna aquilana, alle prese con il suo momento più difficile.

Oggi sono spuntate due notizie nefaste: la chiusura in attesa di tempi migliori della Scuola Sci Assergi Gran Sasso, evidentemente impossibilitata a lavorare, e la diffusione, da parte del consigliere comunale di opposizione Guido Liris, della notizia di due lettere che parlano di dubbi sulle certificazioni e di uno “smarcamento” della ditta costruttrice degli impianti Leitner che invita il Ctgs a non rassicurare, e per questo l’organismo minsteriale di controllo Ustif ha deciso la chiusura d’imperio.





Giuliani, dalla sua, ribadisce “per quanto attiene alle procedure e ai controlli sulla sicurezza degli impianti e della stazione in generale”, “la scrupolosità degli interventi effettuati”, ma anche “i risultati già ottenuti e le prospettive di crescita e di attività organizzate su 11 mesi l’anno” che a suo dire sono “la risposta concreta” alle accuse di dilettantismo nella gestione.

LA NOTA COMPLETA

Per quanto attiene alla chiusura della seggiovia Fontari disposta dall’Ustif, anche se facciamo fatica a capire quale sia il vantaggio per la comunità tutta delle azioni intraprese, da alcune parti, nel sollevare e alimentare polemiche su ipotetiche responsabilità e inadempienze della società teniamo a precisare, ancora una volta, quanto segue.

La prima chiusura (temporanea) dell’impianto è stata disposta, in forma prudenziale, dal direttore di esercizio del Ctgs S.p.A. e non prescritta da alcuno al di fuori del Ctgs.

La riparazione dei pattini di alcune sedie della seggiovia è stata, in effetti, realizzata dalla ditta CIV- Carpenteria metallica di Violini Geom. Fausto. Officine di Flero (Brescia).

Ditta certificata per tali lavori e indicataci dalla ditta Leitner come ditta qualificata e certificata per queste lavorazioni particolari. Ditta alla quale la Leitner fa riferimento. Di seguito la certificazione: http://www.cslp.it/cslp/index.php?option=com_sobi2&sobi2Task=sobi2Details&catid=21&sobi2Id=5257&Itemid=61

Ci scusiamo, se del caso, con Leitner per aver semplificato la comunicazione verso l’esterno saltando alcuni passaggi, trattandosi di un avviso. Confermiamo, a scanso di equivoci, che tale segnalazione tecnica proviene, comunque, da Leitner.

La relazione del direttore di esercizio del Ctgs all’Ustif, che se ne assume per la carica la responsabilità totale, certifica il corretto funzionamento dell’impianto e ne ripristina il funzionamento (in allegato la certificazione dei lavori di manutenzione).

Nel pomeriggio di giovedì 2 marzo l’Ustif giudica, inaspettatamente, insufficienti le motivazioni tecniche riportate nella relazione del direttore d’esercizio e dispone la sospensione dell’attività per l’impianto “seggiovia Fontari”.

Il Ctgs, non potendo non prendere atto della disposizione, chiude l’impianto e predispone ed effettua (fa effettuare, per essere precisi, da ditta specializzata e certificata – Sacmif Srl), nella giornata di sabato 3 marzo le prove non distruttive, su tutte le sedie dell’impianto Fontari al fine di anticipare eventuali successive richieste di controlli.





Il Ctgs invia all’Ustif la documentazione richiesta in termini di relazione sui controlli effettuati per tutte le sedie componenti l’impianto e non solo per quelle riparate.

Per quanto attiene alle procedure e ai controlli sulla sicurezza degli impianti e della stazione in generale, ribadiamo ancora una volta, la scrupolosità degli interventi effettuati.

Per quanto attiene alla gestione della Società, in generale, accusata di dilettantismo e superficialità le accuse cadono miseramente nel vuoto.

I risultati già ottenuti e le prospettive di crescita e di attività organizzate su 11 mesi l’anno sono la risposta concreta.

Quindi, se ci sono ragioni a noi oscure, per le quali qualcuno si sta attivando per farci desistere dai nostri progetti sappia che non desisteremo.

Cinquanta famiglie di lavoratori e più di 200 persone dell’indotto producono il loro reddito da questo lavoro.  Noi andiamo avanti.

CHIUDE LA SCUOLA SCI

Abbiamo aspettato sino all’ultimo a comunicarlo ma, come temevamo, siamo costretti a rimanere chiusi con la scuola sci per motivi indipendenti dalla nostra volontà”.

Lo annuncia sul proprio sito e sui social la scuola sci “Assergi Gran Sasso”, costretta a chiudere alla luce della difficile situazione sulla montagna aquilana, con una stagione fallimentare cominciata in ritardo e finita in anticipo per problemi tecnici, senza contare i problemi dovuti dalla nevicata con scosse di metà gennaio.

“Per problemi tecnici alla seggiovia Fontari, gli impianti di risalita della stazione rimarranno chiusi mentre la funivia e l’albergo di campo imperatore continueranno la loro attività”, spiegano i maestri di sci.

“Ci scusiamo con i nostri amici clienti e con la città. Ci dispiace, siamo senza parole – concludono – Eventuali variazioni all'attuale situazione saranno tempestivamente comunicate”.

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