GRAN SASSO CARDIOPROTETTO GRAZIE A FAMIGLIA IOANNUCCI, INSTALLATI DUE DEFIBRILLATORI

di Alessia Centi Pizzutilli

25 Luglio 2019 17:26

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – “Per darti la possibilità di continuare a vivere questa meravigliosa montagna che ho nel cuore”.

Il messaggio, firmato da Giuseppe Ioannucci, imprenditore aquilano morto il 25 aprile scorso, dopo aver accusato un malore mentre si trovava sul Gran Sasso insieme ad alcuni amici, da oggi si trova sulle due targhe apposte sui nuovi defibrillatori installati a Campo Imperatore.

L'iniziativa, realizzata grazie alla donazione della famiglia dell'uomo scomparso, rientra nella campagna portata avanti dall'associazione Azimut “Io c’entro: L’Aquila Città Cardioprotetta”. 





Questa mattina, poco dopo le 11, sono stati inaugurati due defibrillatori pubblici donati al Centro Turistico Gran Sasso: uno alla stazione superiore della Funivia Gran Sasso d’Italia e uno all'interno dell'Ostello “Lo Zio”.

Il mese scorso, la stessa famiglia Ioannucci aveva donato un altro defibrillatore, per l’occasione destinato al Tribunale dei Minorenni dell’Aquila.

“Oggi è un giorno doloroso che ci riporta a quel giovedì di tre mesi fa quando in queste ore, a qualche centinaia di metri da qui, il cuore di Giuseppe ha smesso di battere. Un giorno doloroso per la moglie Sara, per la loro figlia, la piccola Michelle, che continua a pretendere di riavere il suo papà, per la nostra madre Ivana, per me e per Cristian, che eravamo e siamo una cosa sola, per i suoi nipoti e per i suoi parenti e amici, per tutti coloro che lo hanno conosciuto anche per un solo minuto”, ha detto tra le lacrime, dopo aver scoperto la targa, il fratello di Giuseppe, Domenico.

“Mio fratello era speciale e lo dimostrava nella vita di tutti i giorni, con quella voglia di vivere che coinvolgeva tutte le persone a lui vicine, amava affrontare le sfide senza mai tirarsi indietro, sfide che portava avanti con ostinata caparbietà, anche a costo di restare da solo”, ha aggiunto.





Momenti di commozione e dolore per le tantissime persone presenti per ricordare, ancora una volta, l’imprenditore aquilano legato da sempre alla Montagna aquilana, “suo grande amore”.

“A noi piace pensare che non sia un caso che il cuore di Giuseppe abbia smesso di battere qui, non un luogo qualsiasi, ma un posto unico e speciale, come mio fratello, il destino ha voluto che la sua ultima sfida non la vivesse da solo: al suo fianco ci sono stati i suoi monti forse unici degni compagni per un momento così importante e non a caso oggi siamo in un luogo che Giuseppe amava e frequentava assiduamente, dove ha trascorso momenti bellissimi con sua moglie e la sua bambina, che dietro al suo papà ha iniziato le sue prime discese sugli sci. A questo luogo abbiamo deciso di regalare due defibrillatori”.

Hanno partecipato all'installazione anche il consigliere comunale dell'Aquila, Francesco De Santis, l'amministratore unico del Centro turisitico Gran Sasso, Dino Pignatelli,  il dottor Carmine Maccarone, cardiologo aquilano, spesso impegnato oltre la sua attività di medico, in campagne informative e consulente per iniziative di sensibilizzaizone sul tema dei defibrillatori pubblici, il presidente dell'associazione Azimut, Alessandro Maccarone, il segretario giovanile della Lega aquilana, Andrea Costantini,  il tenente colonnello dei carabinieri forestali Sonja Placidi, il luogotenente del Nono Reggimento Alpini, Fabrizio Marrelli, il presidente del Club Alpino Italiano (Cai) dell'Aquila, Vincenzo Brancadoro, il direttore della scuole di escursionismo del Cai Felice Flati, il maestro di sci Luigi Faccia, del Comitato Save Gran Sasso e il presidente Specialisti dello Sport (Sds) Cristiano Carpente.

LA DIRETTA
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