DELITTO NICOLA BUCCO: LETTERA ANOMIMA INVIATA AD AVVOCATO INDICA I POSSIBILI ASSASSINI

7 Dicembre 2016 14:51

Pescara -

PESCARA – Clamorosa novità sull'omicidio di Nicola Bucco,  l'operaio di 53 anni che il pomeriggio del 14 novembre 2012 venne rinvenuto in una pozza di sangue, nella sua abitazione al piano terra di via Leopardi a Pescara, ucciso da mano finora ignota, con tre coltellate. 

Una lettera anonima, recapitata il primo dicembre scorso ad uno degli avvocati dei familiari, fornisce una serie di indicazioni su tre individui che potrebbero essere coinvolti nell'omicidio Nella lettera si fa riferimento a due persone molto alte, che risiedono nella zona e che frequentavano sia casa di Bucco che “il baretto”, ovvero il locale del porto finito al centro delle indagini. L'anonimo indica anche una terza persona, con barba e capelli lunghi, “tipo rozzo”, che come gli altri due frequentava casa di Bucco e “il baretto”.





Su questa terza persona viene fornito un altro dettaglio, che potrebbe risultare di grande rilievo: viene infatti specificato il luogo di lavoro e si spiega che “da quando è successo il fatto non si è più visto”. La lettera è stata recapitata in busta chiusa e dunque è presumibile che il primo passo degli inquirenti sarà la ricerca di eventuali impronte che consentano di risalire al mittente.

Una settimana prima che il messaggio venisse consegnato, in tribunale a Pescara c'era stata l'udienza per discutere la richiesta di archiviazione presentata dal pm Gennaro Varone.

Il gip Nicola Colantonio si era riservato di decidere, ma a questo punto è possibile che le indagini vengano riaperte.





I sospetti degli inquirenti si erano inizialmente concentrati su Giuseppe Del Rosario, ex-custode del mercato di piazza Malta a Chieti e proprietario di una piccola barca al porto di Pescara, e in seguito su Emilio Massacese, fratello maggiore di Vittorio, il titolare del baretto del porto che aiutava Bucco a pagare l’affitto e che quel mercoledì di novembre rinvenne il cadavere dell'amico.

Le indagini e le perizie, tuttavia, hanno pienamente scagionato entrambi.

Bucco fu ucciso con tre coltellate sferrate alla gola, all'addome e alla guancia, probabilmente da qualcuno che la vittima conosceva bene, visto che Bucco dopo avere aperto la porta diede le spalle al suo assassino.

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