FAUSTO FILIPPONE, DIRIGENTE BRIONI, MORTO SUICIDA DOPO AVER UCCISO LA BAMBINA; INCOGNITE SU DECESSO MOGLIE; QUESTORE, ''NO PROBLEMI PSICHICI''

”CHIEDO PERDONO A TUTTI”, E POI GIU’ DAL VIADOTTO DA CUI HA LANCIATO LA FIGLIA

21 Maggio 2018 10:34

Chieti - Cronaca

FRANCAVILLA AL MARE – “Chiedo perdono a tutti”. Queste le ultime parole pronunciate da Fausto Filippone, l'uomo che ieri ha ucciso la figlia Ludovica, di 10 anni, lanciandola da un viadotto sull'autostrada A14 e poi si è suicidato a Francavilla a Mare (Chieti), prima di buttarsi dal viadotto della A14.

Il mediatore della polizia per circa sei ore ha tentato di entrare in empatia con l'uomo per farlo desistere, ma lui non ha mai voluto instaurare un dialogo, dicendo solo poche parole.

Non ha voluto neppure parlare con la sorella, arrivata appositamente, ma si è limitato a vederla a distanza prima di lanciarsi nel vuoto.

Più volte ha chiesto ai poliziotti se la moglie fosse viva e loro hanno sempre detto di sì sperando che servisse a farlo desistere. Oltre a chiedere scusa, l'uomo ha ripetuto più volte di non avere alternative. All'arrivo degli agenti l'uomo aveva appena gettato di sotto la figlia.

L'uomo, 49enne di Chieti, si sospetta abbia ucciso anche la compagna, Maria Angrilli di 52, insegnante di Lettere al liceo scientifico di Pescara, morta in ospedale dopo essere caduta ieri mattina dopo essere caduta da una finestra di un appartamento al terzo piano a Chieti Scalo dove ieri mattina, insieme al marito, si era recata per un sopralluogo con l'intenzione di affittarlo agli studenti. 

Nel frattempo Filippone è tornato a Pescara, ha prelevato la figlia Ludovica. Dopo averle promesso una sorpresa, l'uomo ha imboccato la A14 in direzione di Bari. Verso le 13 si è fermato sul viadotto Alento e ha scaraventato giù la bambina, morta dopo un volo di 30 metri. Sul posto, allertati da automobilisti in transito, sono arrivati i soccorsi, la polizia e i carabinieri. Durante una lunga trattativa con le forze dell'ordine, Filippone ha impedito a chiunque di avvicinarsi al corpo della piccola, minacciando altrimenti di buttarsi.

Filippone era un dirigente della società Brioni Spa che in serata ha diffuso una nota sulla tragedia.





“Brioni, appresa la tragica notizia, si stringe sconcertata con tutti i suoi collaboratori alla famiglia di Fausto Filippone. Da anni impiegato nell'azienda – si legge nella nota – Filippone è stato protagonista di un percorso di crescita professionale continuo, conquistando la stima e l'affetto di dirigenti e collaboratori. Il suo lavoro, svolto sempre con grande professionalità, ne aveva determinato recenti positivi sviluppi di carriera. Di fronte a tale tragedia, l'azienda e i suoi dipendenti si chiudono in un rispettoso silenzio”.

La vicenda ha lasciato sotto shock un'intera comunità.

Sgomento, dolore e incredulità regnano oggi nella scuola primaria di via del Concilio a Pescara dove andava Ludovica Filippone. Poca voglia di parlare nel plesso dove questa mattina i suoi compagni di classe non sono a scuola. Per tutta la settimana sono state sospese le attività ricreative.  La bandiera della scuola è a lutto. 

“Ludovica – ricorda la dirigente scolastica Valeriana Lanaro – era una bimba splendida, brava e molto dolce. Aveva una predisposizione per le arti. Questo è un momento molto particolare con il pensiero fisso degli amichetti di Ludovica che non la vedranno più che è oggi molto forte e intenso. Parliamo di un dramma nel dramma con delle emozioni molto forti. Non conoscevo personalmente i genitori della bambina perché sono dirigente della scuola dallo scorso settembre, ma ho saputo di una famiglia molto attenta. I genitori seguivano Ludovica”.

“Era solare come tutti i bimbi della sua età. Era bravissima”, racconta Ludovica Rocco Masci, vicepreside dell'Istituto Comprensivo 8 di via del Concilio a Pescara.

“La conoscevo e sapevo che il prossimo anno avrebbe frequentato la scuola media Tinozzi e so che aveva chiesto di poter studiare il pianoforte o il clarinetto. Quindi, ho avuto modo di conoscerla nel corso delle prove attitudinali. Dal voto che ha preso sarebbe stata ammessa alla classe di clarinetto. Partecipava anche al coro della scuola”. 

In una conferenza stampa tenuta questa mattina a Chieti dal questore Francesco Palumbo e dal dirigente della Squadra Mobile, Miriam D'Anastasio, hanno confermato che sui corpi di Filippone, della figlia e della moglie Marina Angrilli, la procura di Chieti ha disposto che vengano effettuate le autopsie. 

Gli inquirenti stanno cercando di appurare anche se la morte della Angrilli sia da attribuire ad un gesto compiuto dal marito poche ore prima di gettare la figlia dal viadotto. 





Il questore Palumbo ha smentito la notizia trapelata secondo cui da una tasca di Filippone sia caduto un foglio recante dei nomi. In realta' quel foglio era di un appartenente delle forze dell'ordine 

C'è poi chi il padre suicida ed assassino lo conosceva bene, 

“Vedere un compagno d’asilo e di Liceo avvinghiato ad una rete che minaccia di suicidarsi, è devastante. Vederlo volare giù, è stato agghiacciante”, ha scritto su Facebook la giornalista Selenia Secondi.

“Ma per abitudine non sono abituata a trarre facili e banali conclusioni. Non sappiamo ancora tutta verità. Invito ad una maggiore prudenza quanti hanno, con leggerezza e poca pietas, deciso di esprimere opinioni e squallide ipotesi. Se siamo ancora in uno stato garantista”.

“Fausto non avrebbe mai fatto male ad una mosca. Noi, gli ex compagni di scuola del Vico, lo ricordiamo così e per questo, chiediamo silenzio e preghiere”, ha aggiunto la Secondi.

“Mia sorella Marina era regolarmente sposata con rito civile con Fausto Filippone. Mia nipote Ludovica era figlia legittima della coppia. Una famiglia normalissima, sana e di buoni principi!”, dice il dottore Francesco Angrilli, fratello di Marina.

“Il dottor Francesco Angrilli, pur chiuso nel suo dolore – si legge in una nota di Alter News Press – viste alcune notizie di stampa, sta valutando l'affidamento di un incarico ad un legale, con azioni a tutela dell'immagine familiare”.

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